Nel tempo della crisi una politica per una vera democrazia e la crescita
In questo tempo di passaggio, in cui la crisi economica picchia ancora forte e la gente fatica a portare avanti le stesse cose come prima, va apprezzata la responsabilità di chi in campo politico e amministrativo si impegna per rafforzare, in un paziente e umile lavoro per il bene comune, il legame fra le persone e le istituzioni. Una vera democrazia, infatti, non può prescindere da un rapporto collaborativo e l’inevitabile delusione per le tante cose che ancora non sono risolte, sia sul piano locale sia nazionale, non deve provocare derive populiste e fanatismi ideologici. In questo senso è da valorizzare chi, pure denunciando misfatti e mancanze, continua con coraggio a compiere sacrifici per costruire un avvenire degno dell’uomo, trasformando la lunga crisi in una grande occasione di cambiamento. L’insicurezza dei tempi genera paura e sconforto e anche i modelli politici del passato risultano superati in quest’era di rivoluzione tecnologica dove i partiti di massa sono stati archiviati a vantaggio di quelli che operano direttamente via cavo e via web, attraverso la televisione e internet. Sono in corso anche processi di razionalizzazione, diffusione e accorpamento che riguardano banche, ospedali, sanità, società di servizi e associazioni di categoria, e sempre di più il territorio è chiamato a nuovi scossoni nella ricerca di una dimensione che lo renda sostenibile nel mondo della globalizzazione. Chi ha sofferto più di tutti in questi anni è la famiglia, vera risorsa della società, che cerca di sopravvivere alle botte ricevute con tasse, imposizioni e rincari bollette. Rafforzare i legami in questi momenti drammatici, pertanto, è un compito anche della politica.
Editoriale pubblicato sul n. 1/2017 di “ForzARomagna”