La passione di Alessandro Rondoni per il dialogo, il confronto e l’ascolto, e il suo intenso impegno sociale e civile risalgono ai tempi della scuola, agli interventi nelle assemblee di istituto al Liceo scientifico e alle elezioni studentesche, all’attività di rappresentante nei consigli di istituto e di distretto, e all’impegno durante gli anni dell’Università.
Nel 2009 è stato candidato sindaco a Forlì alle elezioni amministrative. Rappresentante della società civile e indipendente, ha ottenuto al primo turno 28.202 voti e un risultato storico: il primo ballottaggio della città, raggiunto con una grande partecipazione democratica al voto. Rondoni, leader di un vasto movimento popolare, entra così in Consiglio Comunale come capogruppo dal 2009 al 2014, conducendo importanti iniziative per il bene comune e il miglioramento di Forlì. Sempre presente in Consiglio Comunale e in Commissione nei cinque anni di mandato, ha partecipato a 132 sedute del Consiglio, 143 Conferenze dei Capigruppo e 112 Commissioni Consiliari, con 911 interventi su tutti gli argomenti in discussione, 210 documenti politici presentati, fra mozioni, question time, interpellanze, ordini del giorno, 709 delibere votate e 36 incontri pubblici di rendiconto dell’attività svolta.
Nel maggio del 2014 è stato candidato alle elezioni Europee nel collegio Nord-Est con una lista collegata al Partito Popolare Europeo, della quale è risultato il più votato in Emilia-Romagna con 10 mila preferenze. Nel novembre del 2014, poi, è stato candidato presidente alle elezioni regionali per “Emilia-Romagna Popolare”, ottenendo 33.437 voti.
La politica per Rondoni non è una professione ma un servizio per il bene comune e per la gente, che si nutre della passione per il dialogo, l’ascolto e il confronto. Il desiderio di un rapporto diretto con le persone, «per una politica fatta dal basso e in mezzo alla gente», si esprime da anni negli incontri con i cittadini in assemblee pubbliche, nei tradizionali “Botta e risposta” e al Rondo Point, punto di incontro, ascolto e informazione da lui fondato, nonché storica edicola nel cuore di Forlì in piazza Saffi. E anche nelle comunicazioni periodiche attraverso newsletter, social network e il giornale “ForzARomagna”.
In questi anni Rondoni ha svolto il suo servizio appassionato in politica senza ricevere compensi, stipendi, vitalizi, finanziamenti pubblici. Il gettone di presenza in Consiglio Comunale, pari a 42,30 euro lordi a seduta, in diverse occasioni è stato devoluto in beneficenza. Nei cinque anni di mandato consiliare, inoltre, ha sempre rinunciato a benefit di cui avrebbe potuto godere in qualità di capogruppo, come strumenti tecnologici e rimborsi telefonici. Rondoni ha offerto il proprio contributo senza mai richiedere o ricevere in cambio ruoli o cariche di potere, poltrone e privilegi.
Le campagne elettorali sono state finanziate con fondi raccolti in maniera trasparente, in autogestione, attraverso il Comitato elettorale, e tutti regolarmente rendicontati agli organismi pubblici competenti in ossequio alla normativa vigente.
Nel tempo della crisi dei partiti, per Rondoni la vera politica è quella che ha il volto umano, quella fatta in mezzo alla gente per vincere la paura e dare speranza e fiducia.