Alessandro Rondoni è intervenuto alla quindicesima edizione dell’incontro regionale dei giornalisti dell’Emilia-Romagna che si è svolto il 25 gennaio nel Salone comunale di Forlì in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, e del centenario del settimanale della diocesi di Forlì-Bertinoro “Il Momento”. Il convegno è stato organizzato dall’Ufficio comunicazioni sociali Ceer con l’Ordine dei giornalisti Emilia-Romagna e la diocesi di Forlì-Bertinoro in collaborazione con Fisc, Ucsi, Gater, Acec, GreenAccord e con il patrocinio del Comune di Forlì. “Dalle community alle comunità. Il servizio del giornalista per fare rete” il titolo dell’incontro dove è stato ripreso il messaggio di Papa Francesco per la 53esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali e si è parlato del ruolo dei giornalisti in questo tempo di grandi trasformazioni tecnologiche e di sfide dettate dalle nuove forme di comunicazione. Dopo i saluti del vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, del sindaco, Davide Drei e di mons. Tommaso Ghirelli, vescovo delegato Ceer per le comunicazioni sociali, moderati dalla giornalista Maria Depalma sono intervenuti Giovanni Rossi, presidente Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, don Franco Appi, direttore de “il Momento”, Alessandro Rondoni, giornalista e direttore Ufficio regionale comunicazioni sociali Ceer, don Ivan Maffeis, direttore Ufficio nazionale comunicazioni sociali Cei, e Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire”. «Il giornalismo - ha detto Rondoni - comincia là dove c’è un giudizio raccontato bene, perché l’informazione faccia incontro e cultura, coltivando l’umano, narrando storie, volti, uomini, persone. A chi ragiona con la pancia noi rispondiamo mangiando con la testa. In questo tempo di socialitudine e di iperconnessione, in cui sono saltate tutte le mediazioni, noi giornalisti dobbiamo ri-mediare, rimetterci in mezzo». Gli atti del convegno verranno pubblicati nella rivista “Il Nuovo Areopago”.