Un profondo richiamo all’impegno in politica, specie in un tempo in cui la gente ha sfiducia e si allontana dalle istituzioni, dal voto e dai partiti, è avvenuto con la presentazione del libro “Per una nuova democrazia” (Libreria Editrice Vaticana) di mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, che è intervenuto nella Sala delle Assemblea della Fondazione Carisp di Forlì giovedì 28 febbraio, introdotto da Alessandro Rondoni, giornalista e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali Ceer. «Contro la sfiducia e le forze che oggi vogliono distruggere e per rinnovare la società - ha sottolineato Rondoni - occorrono una cultura e una ripresa dell’umanesimo e la valorizzazione dei corpi intermedi. Così come è importante un rinnovato impegno, anche da parte dei cattolici, in vista delle imminenti elezioni Europee, Regionali e Amministrative. Bisogna ricostruire il tessuto sociale, la trama delle relazioni, la capacità di fare comunità». Partendo da un’analisi della crisi attuale del sistema, compresa quella della rappresentanza e dei partiti, mons. Toso, già segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha sottolineato: «La democrazia non è mai una conquista definitiva che possediamo in maniera stabile, senza impegnarci a riformarla. Veniamo da un periodo in cui sembrava che dovesse fiorire e invece è entrata in una fase di crisi da cui non siamo ancora usciti. Fra i mali vi sono l’oligarchica populista, la grande distanza fra rappresentati e rappresentanti, il divario espresso dall’astensionismo». Per rifondare la politica, secondo il vescovo, «c’è bisogno di nuovi movimenti sociali, fondamentali per la rappresentanza, e dobbiamo guardare alla Dottrina sociale della Chiesa, che è l’offerta di una progettualità, di punti di riferimento per la riflessione, di criteri di giudizio e orientamenti pratici». La presentazione del volume è avvenuta nell’ambito della rassegna “Incontri a Palazzo” organizzata dalla Fondazione Carisp di cui era presente Paolo Rambelli che ha portato il saluto.