La cultura dell’incontro fra Oriente e Occidente in un una suggestiva conviviale con amici, nel segno dell’armonia e dell’amicizia. Così Alessandro Rondoni ha incontrato a Forlì la giapponese Wakako Saito, docente di lingua e cultura italiana all’Università di Nagoya. Fra il giornalista forlivese e la docente asiatica intercorre da tempo un rapporto di collaborazione culturale che affonda le sue radici nella lunga amicizia fra il Giappone e l’Italia, nata grazie all’opera missionaria ed educativa di Francesco Ricci, il sacerdote originario Premilcuore di cui Rondoni è stato allievo e collaboratore. Durante l’incontro Rondoni ha consegnato alla Saito copia della rivista “Il Nuovo Areopago” dove è pubblicata l’intervista da lei rilasciata nel 2016 in occasione del 25° anniversario della morte di Ricci. «È venuto in Giappone alla fine degli anni Ottanta - ha dichiarato la Saito ricordando il sacerdote - contribuendo a far crescere l’amicizia tra cattolici e buddisti. È nato così un bel rapporto con la nostra famiglia, il nostro popolo e i monaci del Monte Koya che continua ancora oggi». E ringraziandola della sua visita in Italia, Rondoni ha dichiarato: «Questo incontro è un segno di fiducia e speranza perché contribuisce a costruire la pace, ad attraversare la crisi, ad uscire dalla paura e a costruire la cultura dell’incontro». Rondoni e gli amici forlivesi si sono ridati appuntamento con la prof. ssa Saito e i bonzi del Monte Koya, guidati dal prof. Habukawa, per il prossimo agosto quando i giapponesi saranno ospiti anche del Meeting di Rimini.
Forlì 25/2/2017