Nel Salone Comunale di Forlì, Alessandro Rondoni ha moderato l’incontro pubblico “A che gioco giochiamo?”, dedicato al tema dell’educazione digitale, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani all’uso corretto e responsabile di smartphone, tablet, videogiochi e in generale delle nuove tecnologie, che spesso rischiano di diventare nemiche della salute. All’iniziativa, organizzata il 22 novembre dal Rotary Club Forlì con il patrocinio del Comune e in collaborazione con l’associazione Quore e Forlì Città europea dello sport, hanno partecipato insegnanti e famiglie di alunni di nove scuole primarie forlivesi. Sono intervenuti il dott. Silvano Zanuso, esperto di Wellness Lifestyle, l’avv. Silvia Interlandi dell’associazione Quore. L’evento rientra nel progetto rotariano “Move Up” per l’educazione alla salute e la prevenzione di comportamenti a rischio nei bambini e nei preadolescenti e punta inoltre a promuovere corretti stili alimentari e a contrastare l’uso di bevande alcoliche da parte dei giovani. Per la realizzazione degli obiettivi sono previsti, nei prossimi mesi, conferenze con genitori ed insegnanti, laboratori nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, in collaborazione con istituti secondari di secondo grado, e il “Move Up Day”, la festa finale che si svolgerà il prossimo 5 maggio al Parco Paul Harris.
Nella Cattedrale di Forlì l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi, è intervenuto per ricordare la venerabile Madre Serafina Farolfi, fondatrice delle Clarisse Francescane Missionarie del SS. Sacramento della Badia di Bertinoro, in occasione del centenario della morte. All’incontro pubblico hanno partecipato numerose suore provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, in rappresentanza delle case dell’ordine che si trovano in altri undici Paesi. Oltre a mons. Zuppi, sono intervenuti pure il francescano fra Carlo Serri e suor Chiara Lorenzato. All’incontro, moderato l'11 novembre da Alessandro Rondoni, hanno portato il saluto il vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro, mons. Lino Pizzi, e la madre provinciale, Flavia Luca. Erano presenti anche il sindaco di Forlì, Davide Drei, il presidente del Consiglio Comunale di Bertinoro, Romina Bassenghi, e il parroco don Emanuele Lorusso.
Proseguono gli appuntamenti al Rondo Point, dove Rondoni ha incontrato i cittadini l’1 novembre e il 7 ottobre per dialogare sulla politica locale e nazionale e illustrare le iniziative in programma. «Continuo così a confrontarmi con la gente - ha detto Rondoni - ascoltando richieste, esigenze e proposte, per una politica dal basso e in mezzo alle persone».
Con Nicola Berti, Gigi Simoni, Mario Corso, Bedy Moratti alla festa per i 55 anni dell’Inter Club Forlì al Circolo Tennis di Carpena, insieme al presidente Oreste Lugaresi e duecento persone provenienti non solo da Forlì. Alessandro Rondoni ha partecipato ad una festa di compleanno particolarmente carica di entusiasmo, anche per i risultati ottenuti quest’anno da Icardi e compagni di squadra. Sono stati ripercorsi i vari periodi della “beneamata”, gli anni delle vittorie internazionali di Helenio Herrera con Mario Corso, quelli dell’Inter scudettata dei record di Trapattoni con Nicola Berti, il periodo di Ronaldo, con la vittoriosa coppa Uefa a Parigi con Gigi Simoni, e i più recenti trionfi con l’esaltante triplete di Mourinho con Bedy, sorella di Massimo Moratti, la famiglia che ha seguito le sorti dell’Inter dai tempi di papà Angelo.
Nella Concattedrale di Sarsina il 27 ottobre, Rondoni ha partecipato ai funerali del sindaco, Luigi Mengaccini. «Era una persona dedita alla sua comunità - ha affermato in una nota - e ho avuto il piacere di conoscerlo durante le campagne elettorali apprezzandone l'impegno per il bene comune».
“La politica della piazza” è il titolo dell’editoriale pubblicato sul numero di dicembre di “ForzARomagna” dove Alessandro Rondoni scrive: «La piazza, il popolo in un crocevia di interessi e relazioni che volgono al bene comune: questo è ciò che serve ad un’Italia ancora in crisi e senza leader, con politici sempre più distaccati dal popolo, con un astensionismo elettorale da 70% e senza una vera selezione della classe dirigente (...) Papa Francesco nella sua visita a Cesena ha scelto piazza del Popolo per fare un memorabile discorso “politico”. E così ha spiazzato tutti, partendo proprio dalla piazza, che è del popolo, spazio pubblico in cui ci si incontra, si prendono le decisioni rilevanti nel palazzo comunale e si vivono le iniziative economiche e sociali. La piazza come luogo dove si "impasta" il bene comune, si lavora e si persegue la realizzazione dei propri desideri in sintonia con quelli della comunità. Il messaggio è quello di "lavorare tutti insieme per il bene comune", per il buon governo della città. Parole che richiamano un bisogno, in un tempo in cui il popolo si è distaccato, deluso da corruzione, intrighi di palazzo, consorterie e partiti che si autoconservano nel potere al di là dell’interesse generale. Occorre una politica che non sia "né serva né padrona ma amica e collaboratrice" (...). Questa lunga campagna elettorale, con le politiche nel 2018 e le amministrative a Forlì nel 2019, è anche il tempo per riguadagnare una buona politica».
Alessandro Rondoni, già candidato sindaco a Forlì nel 2009, alle elezioni europee e alla presidenza della Regione Emilia-Romagna nel 2014, è di recente stato intervistato sul settimanale “il Momento” insieme al sindaco di Forlì, Davide Drei, nel focus di attualità sullo ius soli e sul disegno di legge, attualmente al vaglio del Parlamento, che punta a riformare le modalità di acquisizione della cittadinanza italiana. Intervenendo sul n. 35 del 12 ottobre del settimanale di cui è stato direttore per vent’anni, Rondoni ha dichiarato: «È importante governare i processi e non subirli, e giungere a una legge che crei le condizioni per un’integrazione senza accelerazioni o forzature. Il riconoscimento della cittadinanza deve essere temperato dallo ius culturae e non da automatismi». Rondoni, che ha affrontato l’argomento anche in Consiglio Comunale quando era capogruppo, ha aggiunto: «Il diritto di cittadinanza deve seguire un percorso di adozione dei valori e dei principi della Costituzione italiana. Le riforme sono necessarie ma lo è anche la prudenza, come ha chiesto il card. Bassetti, presidente della Cei». Ha poi sottolineato che c’è il rischio di «derive che potrebbero prendere le pance di molti italiani», che «l’Italia è schiacciata fra i flussi migratori, da controllare in Africa, e un’inconsistente politica comune europea» e che «una buona riforma deve essere anche applicabile e condivisa, per questo è pure auspicabile un voto parlamentare di larghe intese». Rondoni ha parlato di cittadinanza anche al Rondo Point, in uno dei recenti incontri con i cittadini. «Bisogna superare quel vuoto - ha detto - che rischierebbe di essere una mina vagante per intere generazioni di bambini nati in Italia, col rischio poi di derive che possono radicalizzarsi nel fanatismo e nel terrorismo». E ricordando i tanti viaggi missionari di don Francesco Ricci, dal quale ha imparato ad aprirsi alla diversità dei popoli e delle culture, ha detto: «Credo nella cultura dell’incontro e ne ho fatto anche uno stile di proposta politica. Da anni al Rondo Point incontro persone di ogni nazionalità perché conoscersi e conoscere è meglio che giudicarsi astrattamente. In questo incontro, che è una ricchezza, si apre così la possibilità di uno scambio, di una reciprocità, senza perdere la propria identità».
In occasione della XXI edizione della Colletta alimentare il 25 novembre, Alessandro Rondoni ha fatto la spesa per i poveri nel supermercato A&O di Via Bentivoglio a Forlì. «È importante - ha detto - in questo momento di crisi, dare attenzione a chi è in difficoltà, anche con piccoli gesti di solidarietà. Pure questo alimenta la fiducia e la speranza, di cui tutti abbiamo bisogno».