Prossimi eventi

on Agosto 22, 2019

«L’uomo europeo è tale non per natura, etnia o geografia ma per via della cultura», ha detto Alessandro Rondoni ricordando l’opera di don Francesco Ricci durante l’incontro “L’unità dell’Europa e le sue radici culturali” svoltosi al Book Corner del Meeting di Rimini il 21 agosto con l’intervento anche del prof. Riccardo Lanzoni. «Il modo di costruire l’Europa si fonda sulla cultura dell’incontro e la capacità di relazione», ha aggiunto Rondoni durante la presentazione dell’opera culturale di don Ricci, comunicatore e missionario nel mondo che a metà degli anni Sessanta a Forlì fondò Cseo, Centro Studi Europa Orientale, per fare conoscere in Occidente la realtà della società e della Chiesa nei Paesi del cosiddetto socialismo reale. I documenti e i testi raccolti da lui e dai suoi collaboratori in Iugoslavia, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania, portati clandestinamente oltre frontiera furono poi tradotti in italiano e pubblicati. L’attività editoriale di don Ricci è stata poi proseguita dall’editrice “La Nuova Agape” anche con la rivista “Il Nuovo Areopago”. Durante l’incontro il prof. Lanzoni ha ripercorso «i rapporti che don Ricci ha coltivato in tutto il mondo e la speciale amicizia e collaborazione con don Giussani», leggendo anche alcuni ricordi che quest’ultimo dedicò al prete missionario dopo la sua morte nel 1991. Presente all’appuntamento anche Enrico Locatelli, presidente del Centro culturale Don Francesco Ricci-La bottega dell’orefice che, fra gli altri, ha promosso l’iniziativa nell’ambito della quarantesima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli. Durante la presentazione sono stati ripresi testi riguardanti l’opera di don Ricci fra cui il saggio “L’unità dell’Europa e le sue radici culturali”, “Una passione cento passioni”, “Il Nuovo Areopago”, “Cronache d’Europa”, “La più umana delle passioni” (ed. Bur-Rizzoli).

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on Luglio 23, 2019

Centocinquanta persone, soci rotariani e alcuni ospiti del mondo giornalistico e sportivo, si sono ritrovate alla conviviale del Rotary Club Forlì al “Marè” di Cesenatico per l’appuntamento con il mister Alberto Zaccheroni che ha ripercorso le tappe salienti della sua carriera in Italia e all’estero nel dialogo-intervista con il giornalista Alessandro Rondoni. Raccontando le sue “Esperienze calcistiche dalla Romagna all’Oriente”, Zac ha rievocato le imprese che hanno costellato la sua carriera, iniziata come giocatore nel Meldola, paese d’origine, proseguita con le esperienze da allenatore nelle giovanili del Cesenatico, in altre squadre di categorie minori e poi al Venezia e al Cosenza. Ha ripercorso, inoltre, i passi successivi che lo hanno portato ai palcoscenici delle grandi squadre: Udinese, Lazio, Milan, Inter, Torino, Juve. Durante la serata, il 16 luglio, Zaccheroni ha anche ricordato la cavalcata che lo portò a vincere lo scudetto con il Milan nel 1999 dopo una rincorsa sulla Lazio. Il mister romagnolo ha inoltre spiegato i motivi per cui ha scelto di andare all’estero, fino in Giappone, dove ha vinto la coppa d’Asia nel 2011 risultando il primo allenatore italiano a conquistare un trofeo internazionale alla guida di una nazionale straniera. Per poi andare, sempre con la nazionale nipponica, ai mondiali in Brasile, quindi allenare la squadra cinese del Beijing Guoan e, recentemente, la nazionale degli Emirati Arabi. Durante la conviviale, introdotta dal presidente del Rotary Club Forlì, Rinaldo Biserni, Zaccheroni ha risposto pure alle domande di altri ospiti del mondo sportivo e giornalistico ed erano presenti anche Gabriele Contini, osservatore Can A ed ex assistente internazionale, Christian Brighi, osservatore Can B e già arbitro di serie A, Franco Aleotti, patron del premio Sportilia, Antonio Farnè, giornalista Rai e già caporedattore Tgr Emilia-Romagna, Giancarlo Mazzuca, scrittore e già direttore de “Il Resto del Carlino”, Stefano Benzoni, giornalista, Gastone Turci, commentatore sportivo su Videoregione, e Stefano Scozzoli di  Menabò.

 

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on Giugno 14, 2019


Nel foyer del Teatro Comunale di Bologna, Alessandro Rondoni ha seguito il convegno “Il Partito Popolare a Bologna: 100 anni dopo”, promosso da Ucid e Bologna al Centro-Officina delle Idee. Sono intervenuti, il 10 giugno, l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi, il sindaco Virginio Merola, il sen. Pier Ferdinando Casini, i professori dell’Università di Bologna Paolo Pombeni e Roberto Balzani. Ha presieduto l’incontro Gian Luca Galletti, presidente Ucid Emilia-Romagna, e ha portato i saluti Angelo Rambaldi dell’Associazione Bologna al Centro.

on Maggio 19, 2019

Nel Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) il 17 maggio, Alessandro Rondoni è intervenuto all’incontro “Tra cittadinanza e globalità. Comunicare l’Europa” svoltosi nell’ambito del convegno nazionale Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici)Colori d’Europa. Le sfide del terzo millennio” ospitato a Faenza e a Forlì dal 16 al 18 maggio in occasione dei 120 anni de “Il Piccolo” e dei 100 anni de “Il Momento”, settimanali delle diocesi di Faenza-Modigliana e di Forlì-Bertinoro. Alle varie sessioni del convegno sono intervenuti, fra gli altri, Giulio Donati, direttore de “Il Piccolo”, il sindaco faentino Giovanni Malpezzi, i vescovi Tommaso Ghirelli (Imola), delegato per le Comunicazioni sociali Ceer, Mario Toso (Faenza-Modigliana) e Gianni Ambrosio (Piacenza-Bobbio), i professori Giuliana Laschi e Marco Borraccetti dell’Università di Bologna, don Franco Appi direttore de “Il Momento”.

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on Maggio 07, 2019

Alessandro Rondoni è intervenuto nel Salone Comunale di Forlì all’incontro “Europa per il bene comune” dove ha introdotto Gianfranco Cattai, presidente Focsiv e coordinatore di Retinopera. «Serve un’Europa più vicina alla gente - ha detto - e mentre la campagna elettorale accende gli individualismi, è tempo di lavorare insieme. Non possiamo “balconare”, come ha detto Papa Francesco a Cesena il primo ottobre del 2017, perché l’Europa ha davanti a sè sfide epocali e ha bisogno di cittadini consapevoli». Durante l’incontro, organizzato il 6 maggio anche in vista delle europee, è stato ricordato il manifesto di Retinopera presentato per le elezioni dalla ventina di associazioni del mondo cattolico che la compongono. All’incontro, promosso dalle Consulte diocesane delle aggregazioni laicali e degli organismi socio-assistenziali, dal Centro culturale Don Francesco Ricci-La bottega dell’orefice, dal Movimento lavoratori di Azione Cattolica con il patrocinio del Comune di Forlì, hanno portato il saluto il sindaco di Forlì, Davide Drei, l’assessore al Welfare, Raoul Mosconi, il presidente dell’AC, Edoardo Russo, il responsabile della Caritas diocesana, Sauro Bandi, Valerio Girani e Paolo Dell’Aquila della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, don Franco Appi direttore de “Il Momento”.

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on Aprile 28, 2019

Nel Corridoio delle Reliquie della basilica di San Mercuriale, in piazza Saffi a Forlì, Alessandro Rondoni ha introdotto il 27 aprile la conferenza stampa di presentazione del progetto di restauro conservativo della facciata dell’abbazia proposto e cofinanziato dal Rotary Club Forlì, in occasione dei suoi 70 anni di vita, in collaborazione con la parrocchia di S. Mercuriale e la Diocesi di Forlì-Bertinoro.

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Da sinistra: Alessandro Rondoni, Claudio Cancellieri, don Enrico Casadio

on Aprile 06, 2019

Alessandro Rondoni è intervenuto all’incontro “Europa, perché”, svoltosi presso l’Auditorium Illumia a Bologna, introducendo gli interventi del prof. Rocco Buttiglione, già vicepresidente della Camera dei Deputati ed ex ministro per le Politiche comunitarie, e del sen. Mario Mauro, presidente del Centro Studi Meseuro, già ministro della Difesa ed ex vicepresidente del Parlamento Europeo. Al centro dell’incontro, organizzato il 5 aprile dall’associazione culturale “Esserci”, la riflessione sul presente e il futuro dell’Europa alla luce anche delle imminenti elezioni europee e delle sfide che oggi l’Unione è chiamata ad affrontare, specie quelle dell’unità politica, dell’immigrazione e della crescita economica. Rondoni ha ricordato: «Oggi c’è bisogno di più Europa e anche di un’Europa che sia più dei popoli e delle culture, non solo dei mercati». Ha inoltre ripercorso «il lavoro svolto con don Francesco Ricci in Cseo, Centro Studi Europa Orientale, dove si pubblicavano i testi clandestini del samizdat provenienti dai Paesi oltrecortina e contenenti gli aneliti di libertà di quei popoli oppressi». Ha anche ricordato di essere stato candidato alle elezioni europee 2014 perché «è necessario salvaguardare quanto di importante è stato costruito e al tempo stesso cambiare tutto ciò che è necessario affinché l’Ue non sia solo un’identità economica e burocratica, ma una realtà unita politicamente e vicina alla gente». Dagli interventi di Buttiglione e Mauro è inoltre emerso che «bisogna scommettere ancora sull’Europa, nata senza violenza, che non è un mostro che ci costringe, semmai è il contrario perché mancano politiche unitarie. Nessun Paese da solo ce la può fare nel mondo globale di oggi, per cui il progetto europeo è insostituibile».

on Aprile 01, 2019

“Giornalismo in crisi, quale identità per l’UCSI?” il titolo del XIX Congresso dell’Unione Cattolica Stampa Italiana dell’Emilia-Romagna che si è svolto il 30 marzo a Bologna nella Sala Santa Clelia presso la Curia Arcivescovile e al quale è intervenuto anche Alessandro Rondoni, socio, già presidente regionale e attualmente incaricato per le comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Bologna e della Ceer. Durante il congresso vi è stata l’elezione del direttivo del prossimo quadriennio, con la riconferma a presidente di Matteo Billi, e si è svolto un confronto sull’identità dell’associazione. I soci si sono poi recati in visita alla celebre Torre Prendiparte dalla cui sommità hanno ammirato le bellezze della città di Bologna.
«In questo tempo di “socialitudine” - ha detto Rondoni - in cui gli strumenti tecnologici creano un nuovo ambiente fatto di socialità e al tempo stesso di solitudine, di azioni e di reazioni individuali, è necessario fare squadra, lavorare insieme, rimodellare la presenza dei vari media anche con imprese editoriali capaci di essere sostenibili e di vivere le sfide del tempo di oggi».

on Marzo 30, 2019

Alessandro Rondoni ha seguito la presentazione del Rapporto annuale sull’Economia della Romagna il 27 marzo presso la Camera di Commercio della Romagna a Forlì, con il presidente Fabrizio Moretti, il responsabile Area Studi Unioncamere Emilia-Romagna, Guido Caselli, il direttore generale Censis, Massimiliano Valerii.

on Marzo 23, 2019

“Gesti e parole. Jorge Mario Bergoglio una presenza originale” è il titolo della mostra dedicata alla vita, al percorso formativo e alla missione pastorale di Papa Francesco, allestita a Forlì a Palazzo Albertini dal 24 al 31 marzo. L’evento inaugurale si è svolto il 21 marzo a San Mercuriale dove sono intervenuti il prof. Massimo Borghesi, uno dei curatori della mostra, e il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, introdotti dal giornalista Alessandro Rondoni. Dopo i saluti dell’abate, don Enrico Casadio, e del sindaco, Davide Drei, il vescovo ha affermato: «Il Papa rende accessibile alla gente di oggi il Vangelo. Guardandolo ci si accorge che è un credente che ogni giorno incontra Gesù. La sua è una storia faticosa, ha infatti attraversato i tempi duri della dittatura e delle contrapposizioni. In quelle situazioni lui ha saputo tenere insieme il popolo e la fede». Borghesi, che è anche autore del libro Jorge Mario Bergoglio. Una biografia intellettuale, ha poi spiegato le sezioni della rassegna che ripercorrono le tappe fondamentali della vita del Papa, con un accento sulla vocazione, l’esperienza gesuitica e alcune importanti personalità che hanno segnato il suo cammino come il grande amico, il filosofo Alberto Methol Ferrè. Con lui Bergoglio ha condiviso, seguendo l’insegnamento di Romano Guardini, il «pensiero dialettico, l’idea che la Chiesa è coincidenza degli opposti, cioè che in essa trovano spazio tutti, quelli che hanno un animo più conservatore e quelli che l’hanno più radicale. L’importante è che le posizioni non diventino contraddizioni, che non si escludano a vicenda ma cooperino allo stesso fine» come ha spiegato Borghesi.
Rondoni, introducendo e concludendo l’incontro, ha ricordato l’opera del sacerdote forlivese don Francesco Ricci che ha svolto la sua azione missionaria e culturale prima in Polonia, dove conobbe Wojtyla diventato Giovanni Paolo II, e poi anche in America Latina e Argentina dove incontrò Bergoglio oggi Papa Francesco. «Sono cresciuto - ha detto Rondoni - nella redazione di Cseo, Centro Studi Europa Orientale, nel correggere le bozze, anche de “Il Nuovo Areopago” da lui fondato a Forlì. Nel suo impegno missionario don Ricci arrivò anche in Argentina, dove conobbe Bergoglio, collaborò alla rivista di Methol Ferré “Nexo”, rilanciò il settimanale “Esquiù”, e con l’editrice Cseo pubblicò testi sull’America Latina fra cui anche un libro di Methol Ferrè Il Risorgimento cattolico latinoamericano insieme a Cronache centroamericane del giornalista Alver Metalli, Evangelizzazione e dinamica culturale in America Latina di Hernán Alessandri e Joaquín Allende. Vediamo, pertanto, anche la continuità che la Chiesa sa offrire, e non una contrapposizione, fra l’opera di Giovanni Paolo II e quella di Papa Francesco oggi, grazie pure al lavoro profetico di don Ricci, alla sua indomita azione anticipatrice e ai suoi incontri che ci hanno fatto conoscere prima Wojtyla e ora ci aiutano a conoscere anche Bergoglio».

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