Per far fronte ai numerosi bisogni emersi durante la pandemia, anche il Rotary Club Forlì è sceso in campo con service di solidarietà. Fra questi la donazione di 11.760 pasti alla Mensa dei Poveri San Francesco, in collaborazione con il Gruppo Consorti del sodalizio e l’azienda Pollo del Campo. La consegna della prima fornitura presso la sede dell’Associazione Mensa dei poveri, alla quale ha partecipato anche Alessandro Rondoni, è avvenuta in giugno. A dicembre, poi, la donazione di ulteriori 1700 pasti.
Un Natale inedito anche nello scambio degli auguri. In un periodo segnato dalle limitazioni anticovid, che non consentono lo svolgimento delle tradizionali conviviali natalizie in presenza, domenica 20 dicembre alle 21 sulla piattaforma Zoom è in programma l’appuntamento “L’incontro con il bene oltre i limiti della pandemia” con l’intervento di Alessandro Rondoni che dialogherà con i partecipanti.
Durante l’appuntamento online, proposto dal Rondo Point e dal periodico “ForzARomagna”, sarà raccontato con immagini, storie e testimonianze un anno segnato dall’emergenza sanitaria da coronavirus ma anche da tanti straordinari gesti di umanità, vicinanza e prossimità. Sarà inoltre l’occasione per presentare e sostenere i progetti di solidarietà dell’associazione Rondo Point, da anni impegnata con un’adozione a distanza in collaborazione con Avsi.
«Quest’anno - afferma Rondoni - anche il Natale risente del delicato periodo che stiamo vivendo a causa della pandemia. Per le norme di sicurezza anticovid non sarà possibile scambiarci gli auguri di persona, in presenza, nella tradizionale conviviale natalizia. Potremo comunque collegarci online e condividere insieme un momento di riflessione e di festa con lo scambio degli auguri. Per attraversare questo difficile momento e vivere, nel tempo del Natale, l’attesa di un nuovo annuncio e di una rinnovata speranza».
Anche quest’anno il Rondo Point, in corso della Repubblica 2 ter (angolo piazza Saffi) a Forlì, è stato allestito in versione natalizia con l’albero di Natale, il presepe e le luminarie, offerti dal vivaio “Verde Impresa” di Meldola, dall’Associazione Italiana Amici del Presepio, sezione “Roberto Vallicelli” di Forlì, e dalla ditta “Carpe Diem” di Forlimpopoli. Al Rondo Point, inoltre, sono presenti video, locandine e immagini, una anche per festeggiare il compleanno di Alessandro Rondoni che il prossimo 24 dicembre compie 60 anni e non potrà organizzare il tradizionale “RondoNatale” al Rondo Point a causa delle limitazioni anticovid. È possibile seguire l’attività di Rondoni sul sito www.alessandrorondoni.it e sulle pagine facebook, instagram e twitter.
Per partecipare all'incontro su zoom: https://zoom.us/j/6661831672?pwd=bTFQYVVtTlFiSzAzY2V2VkZCTzkyZz09
Nel rispetto delle norme di sicurezza anticovid e delle regole sul distanziamento sanitario, due gruppi di persone hanno partecipato insieme ad Alessandro Rondoni alla visita guidata, proposta l’1 ottobre dall’associazione Rondo Point e da “ForzARomagna”, alla grande mostra “Ulisse. L’arte e il mito” allestita ai Musei San Domenico di Forlì. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Carisp in collaborazione con il Comune, dopo la chiusura forzata a causa della pandemia durante i mesi del lockdown è stata riaperta con rigorose misure di sicurezza dal 19 maggio fino al 31 ottobre. Circa 250 le opere esposte, dall’antichità al Novecento, dall’Ulisse di Sperlonga (I secolo d. C.) a quello di Arturo Martini, alle Muse di De Chirico e al cavallo statuario di Mimmo Paladino, esposto nello spazio suggestivo della chiesa di San Giacomo che ha accolto anche l’imponente relitto della nave greca di Gela. L’importanza della mostra è documentata anche dalla sua candidatura al Global Fine Art Awards per la categoria “Best Ancient”, in corsa con il British Museum di Londra, il Paul Getty di Los Angeles, il Metropolitan di New York, il Museu d’Arqueologia de Catalunya di Barcellona e il Louvre di Abu Dhabi.
Alessandro Rondoni è intervenuto su “L’informazione nei nuovi modelli di comunicazione multimediali” durante la XVI edizione del convegno regionale dei giornalisti per la festa del patrono, San Francesco di Sales, cui hanno partecipato trecento fra giornalisti, comunicatori, direttori e collaboratori degli uffici per le Comunicazioni sociali dell’Emilia-Romagna. Sono intervenuti anche Giovanni Rossi, presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale Comunicazioni sociali Cei, e Francesco Ognibene, caporedattore di “Avvenire”. L’incontro è stato concluso dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, che ha messo in guardia da un giornalismo inquinato dalle fake news invitando a un’informazione che rispetti la verità della notizia e la dignità delle persone. «In questo tempo di grandi trasformazioni e di fluidità - ha detto Rondoni, giornalista e direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali Ceer/Bologna - lo scopo dell’informazione è creare comunità, senso di appartenenza e fare memoria. I giornalisti, con la forza delle parole e del linguaggio, possono e devono combattere la cultura dell’effimero, dell’istante, della superficialità». Rondoni ha inoltre ricordato l’opera di don Francesco Ricci, il sacerdote missionario che a Forlì fondò l’editrice Cseo e la rivista “Il Nuovo Areopago” e che proprio grazie alla sua capacità di comunicare costruì ponti e relazioni in giro per il mondo. Il convegno, intitolato “Il giornalismo nel rispetto della notizia e della deontologia . Nuovi modelli multimediali di comunicazione per raccontare la vita che si fa storia” si è svolto il 31 gennaio all’Istituto Veritatis Splendor di Bologna dove hanno portato il saluto mons. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola e delegato per le Comunicazioni sociali Ceer, i suoi predecessori, mons. Tommaso Ghirelli e mons. Ernesto Vecchi, Matteo Billi, presidente Ucsi Emilia-Romagna, Davide Maloberti, delegato regionale Fisc, mons. Stefano Ottani, vicario generale per la sinodalità dell’Arcidiocesi di Bologna. Durante il convegno è stato inoltre illustrato il messaggio di Papa Francesco per la 54a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali ed è stato anche presentato il nuovo modello di comunicazione dell’Arcidiocesi di Bologna con il Centro di Comunicazione Multimediale che, fra l’altro, cura il nuovo sito web www.chiesadibologna.it e i settimanali “Bologna Sette” e “12 Porte”. L’incontro, che è stato anche corso di formazione per giornalisti con l’attribuzione di crediti deontologici, è stato organizzato dall’Ufficio Comunicazioni sociali Ceer, in collaborazione con Ordine dei Giornalisti e Fondazione Giornalisti Emilia-Romagna, Fisc, Ucsi, Acec, Gater, Ucid, con l’ospitalità dell’Arcidiocesi di Bologna e dell’Ufficio Comunicazioni sociali, del settimanale “Bologna Sette” e di “12 Porte”. Prima del convegno si è inoltre svolta una visita guidata alla collezione di opere d’arte “Raccolta Lercaro” in via Riva di Reno.
(Da sin.) Francesco Ognibene, Alessandro Rondoni, mons. Giovanni Mosciatti, Giovanni Rossi, Vincenzo Corrado
L'intervento del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna
Alessandro Rondoni, il card. Matteo Zuppi, Vincenzo Corrado
Il pubblico presente
La visita guidata alla Raccolta Lercaro
La tradizionale conviviale natalizia del Rondo Point si è svolta al Ristorante Peter Pan di Forlì il 16 dicembre con la partecipazione di cento persone. Durante la serata Alessandro Rondoni ha dialogato sull’attualità e sui principali avvenimenti dell’anno con alcuni ospiti, fra cui Laura Sansovini della compagnia teatrale “Cinecircolo del Gallo”, Angela Fabbri, responsabile per oltre trent’anni della casa di accoglienza “La Tenda” del Centro di aiuto alla vita, Carlo Caselli, presidente provinciale di Confedilizia, don Matthew Udoh, sacerdote nigeriano che a Forlì segue la comunità africana anglofona, Claudio Barbarulo e Sergio Sansavini della parrocchia di Coriano che hanno mostrato un presepe da loro realizzato. Nel corso della conviviale sono stati ricordati alcuni amici recentemente scomparsi fra cui Aurelio Angelucci, il popolare “Tugnz”, il pittore Angelo Ranzi, il prof. Giorgio Maltoni e altri amici del Rondo Point tra i quali Giovanni Fasciano e Pierluigi Canali. È stata quindi illustrata l’adozione a distanza di un bambino da parte del Rondo Point con un progetto Avsi ed è stato diffuso l’ultimo numero di “ForzARomagna”, disponibile gratuitamente al Rondo Point. Al punto di incontro, ascolto e informazione in piazza Saffi, inoltre, il 24 dicembre si è svolto il tradizionale “RondoNatale” con brindisi e scambio di auguri insieme a Rondoni che ha festeggiato pure il suo compleanno.
Vai alla gallery https://www.alessandrorondoni.it/foto/iniziative/category/58-conviviale-natalizia-2019-del-rondo-point.html
Alessandro Rondoni ha partecipato alla presentazione del libro, al quale ha collaborato, “1919-2019. Un secolo a Forlì”. Il volume racconta i cento anni di vita del settimanale “Il Momento”, fondato nel 1919 da mons. Giuseppe Prati, e di cui Rondoni è stato direttore per oltre vent’anni, dal 1988 al 2009. Nel suo intervento ha illustrato, fra l’altro, la trasformazione del giornale in settimanale cittadino dentro un lavoro professionale ed editoriale, ricordando anche quando da direttore chiese l’intitolazione delle piazze don Pippo e Giovanni Paolo II e la via don Francesco Ricci a Forlì.
L’incontro si è svolto il 12 dicembre a Forlì nella Sala Melozzo, e dopo i saluti del vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, e del sindaco, Gian Luca Zattini, sono intervenuti don Franco Zaghini, Gabriella Tronconi Medri, Riccardo Lanzoni, Alessandro Rondoni, Mario Proli, autori del volume che è stato curato dall’attuale direttore, don Franco Appi, che ha moderato l’incontro. “Il Momento di don Pippo”, che con alcune interruzioni fu alla guida del giornale fino al 1952, anno della sua morte, è stato presentato da don Zaghini, mentre la Tronconi Medri ha parlato de “Il nuovo Momento di don Mario Vasumi”, successore di don Pippo e direttore fino al 1973. Ha poi raccontato la sua esperienza il prof. Lanzoni, con cui si aprì la stagione dei laici alla direzione del giornale dopo che don Francesco Ricci lo ebbe salvato dalla chiusura. Mario Proli, infine, ha raccontato “Il Momento di Sedioli e Appi”.